RONDINI A RIPOSO
C’è ancora tutto l’ardore della vita perduta
nei campi quando la notte ci prendeva
per portarci lontano
persi tu ed io
come le rondini a riposo
tra un sogno mai finto
ed un canto immacolato
finito disperso tra gli abbracci dell’inquietudine
nella confusione del verso
nello sguardo ripetuto
giorno dopo giorno
ora dopo ora
istante dopo istante
e la mano dell’eterno
di questo eterno mai domo
trovato nel miracolo del sonno liberatore
e nel diapason del silenzio
del bacio delle stelle nel cielo
Canto ancora
canto sempre
e tu canti insieme a me
lontani ed immensi
oltre l’oceano del buio
senza questa forza inusuale
assente …….miracolosa……viscida
apostrofata dall’ultimo bagliore di un fuoco amico
prima dell’arrivo del silenzio.
Ascoltami musa ribelle
angelo di questo silenzio
adornato di passato
e con gli schiusi sul mondo
del ricordo perenne.
Ti troverò
tra il mare e il vento del tramonto
quando le ali della farfalla
saranno come la sorella dei miei sogni
adombranti di luce e forza.
Ed ora andiamo
nello sguardo ripetuto
giorno dopo giorno
ora dopo ora
istante dopo istante.
Illuminazione dopo illuminazione.
Nell'immagine di copertina, Giacomo Balla, Linee andamentali + successioni dinamiche, 1913
Tempera su carta foderata, 49 x 68 cm. Venezia, Fondazione Solomon R. Guggenheim, Collezione Gianni Mattioli, Deposito a lungo termine presso la Collezione Peggy Guggenheim