IL CALICE DELLA VITA
La rinascita è come l’ombra improvvisa
di quest’alba che mi inonda
e ci inonda nei corpi nella mente
e nelle arterie del pensiero furente.
Eppure arrivo con forza verso la meta
dove la notte ho espresso il desiderio vivo
di arrivare con il calice della vita
questa vita ora come non mai viva e fiorita.
Sui campi della perenne pace
come l’apoteosi di tutto il pensiero antico
chiuso tra il ricordo
e l’istante in cui porgo le braccia al tuo
sorriso.
Sorriso di aquila fermatasi un istante
a respirare il candore e l’ebbrezza di un lungo silenzio
tra il canto della chimera perduta
e il vino acetato dal mistico e lungo riposo.
Ora chiama l’aquila
l’aquila della libertà
verso la sua rinascita
verso la rinascita nell’oblio e nel sogno
reso più reale e strutturato
tra il fiore sbocciato nella gioia
e l’ape misteriosa
che fugge impaurita verso il canto dell’infinito
e verso le nubi della preghiera del guerriero
ferito
Ecco la rinascita della nostra
ricostruzione dei sensi
come il balbettare del bimbo
perso nella prima coscienza
e del suo mattino;
ed ora corre il germe di un veloce peregrinare
della stella sfinita e staccata dal cielo
dalle mani impotenti ma ferme
verso il germogliare
ancora vivo di una pace finita
e ritrovata
mentre ancora tu ed io
arriviamo sul luogo della gioia e del nostro riposo.
Grande e lungo riposo
come la nascita del senso di esistere.
Lontano
con gli spilli
che le legano alle foglie
dell’albero possente
le mie piccole muse
gridano di dolore
e tanto forte
che svegliano
l’anima della signora Donovan.
Un’anima abituata
alla bella vita
arrossata con il rosso
della dolce anguria
la cui polpa
l’ha rimpinzata
e si è riposata
su amache di notte
che le mani di mister Donovan
hanno intrecciato
con le mani del bosco
della tristezza.
Ora la signora Donovan
può mettere il cappello
che il signor Donovan
gli regalò l’anno scorso
e che non ha mai messo
perché avvoltoi
che gracchiavano da mattina
a sera
rosicchiavano la seta.
Ma ora escono
e tutti hanno invidia
di quel cappello.
Camminano per le strade:
“ Charles, devi avere il
braccio più rilassato,
Madonna, non si può così !”
L’anima legata
alle foglie
comincia a cantare
la nenia della loro morte.
Tramonta il sole
iperboliche corone
astratte
cingono la testa del
mondo
e loro vanno.
Vanno.