Il 16 ottobre di ogni anno si celebra la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione” per commemorare la nascita della FAO, l’Agenzia dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura.
L’ITS Bianchini ha sempre messo al centro della sua azione educativa e formativa il tema della sana alimentazione e dei corretti stili di vita e i temi della fame nel mondo, del rapporto tra nutrizione e povertà, del futuro del nostro pianeta e dello sviluppo sostenibile.
Pertanto, è opportuno, oggi, in relazione a questo evento celebrativo fare una riflessione sulle nuove sfide che attendono tutti noi – i governi, le organizzazioni mondiali e locali, le associazioni, le istituzioni in genere, ma anche i singoli cittadini – relativamente alle nuove e pressanti emergenze che vengono poste alla nostra attenzione dalla “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”.
Tanto più che l’Italia sta assumendo un ruolo sempre più centrale negli incontri che si tengono a livello internazionale per affrontare i problemi posti dai cambiamenti climatici che hanno un effetto immediato sui sistemi alimentari. A partire dal vertice sui sistemi alimentari da poco tenutosi a Roma e dalla "Cop26” sul clima, che vede coinvolta l'Italia in partenariato con il Regno Unito e che, come ha affermato il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “costituirà una tappa importante di un percorso di attenzione al rapporto tra nutrizione e cura dell'ambiente, tema essenziale se vogliamo consegnare alle giovani generazioni un futuro ricco di opportunità".
Dunque, sono tanti i temi di importanza mondiale, ma che hanno un immediato riflesso sulle nostre vite individuali, che si intrecciano in una congiuntura sfavorevole a causa della crisi climatica e della pandemia: la trasformazione in senso sostenibile dei sistemi alimentari; le urgenze dello spettro della fame nel mondo e della malnutrizione; la sicurezza alimentare e l’alimentazione sicura, buona, eticamente giusta e pulita. Tutto questo lo ha ricordato anche Papa Francesco in un messaggio al Direttore generale della FAO Qu Dongyu: “c’è il bisogno di un'azione congiunta affinché tutti abbiano accesso a un'alimentazione che garantisca la massima sostenibilità ambientale e che inoltre sia adeguata e a un prezzo accessibile. Ognuno di noi ha una funzione da svolgere nella trasformazione dei sistemi alimentari a beneficio delle persone e del pianeta. In tal senso, il prezioso contributo dei piccoli produttori è fondamentale e occorre facilitare il loro accesso all'innovazione che, applicata al settore agroalimentare, può rafforzare la resistenza al cambiamento climatico, aumentare la produzione di cibo e sostenere quanti lavorano nella catena di valore alimentare. La lotta contro la fame esige di superare la fredda logica del mercato, incentrata avidamente sul mero beneficio economico e sulla riduzione del cibo a una merce come tante, e rafforzare la logica della solidarietà".
Le parole del Papa riportano al centro della nostra riflessione e delle nostre azioni l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. In un momento storico in cui il 40 % dell'umanità non può permettersi una dieta corretta, sana e sicura, e cresce, paradossalmente, il problema dell’obesità e dello spreco di cibo nei paesi sviluppati.
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione, in un momento storico decisivo per il nostro futuro e quello delle nuove generazioni, ci ricorda una cosa: “Le nostre azioni sono il nostro futuro”. Le trasformazioni in senso sostenibile dei sistemi agroalimentari e i nostri comportamenti individuali saranno il nostro futuro.