Ma tu dove sei?
Nella notte fredda del nostro inverno
nella buia stanza che agli sguardi cela
la voce muta della mia e della tua
solitudine, io ti cerco; ma tu dove sei?
Un vento violento pare che tutti
i dolori del mondo voglia spazzare
via come il risentimento l’amore
mentre io ti cerco; ma tu dove sei?
Con te la magia di un tramonto ho
condiviso e l’abbraccio di un bimbo
la pace che donare sa la montagna.
Una storia d’amore lo so può finire
ma i ricordi, i dolci ricordi
con me sola porterò ovunque tu sia.
I miei occhi
Gli occhi di una bimba guardano
curiosi ed estasiati le farfalle
variopinte e i petali dei fiori
arcobaleno dai mille colori.
Gli occhi di una giovane ragazza
si perdono negli sguardi dell’amore
come il pensiero di un naufrago
aggrappato alla zattera tra le onde.
Gli occhi di una donna guardano
l’antico miracolo dell’amore che
si rinnova: la nascita di un figlio.
I miei occhi di dolore stanchi
gli occhi verdi di mio figlio cercano
e tutto intorno è solo nebbia.
Su un grigio e polveroso sentiero
Su un grigio e polveroso sentiero
di campagna, fra antichi alberi
dal vento tormentati, estranea
a me stessa e al mondo, cammino.
Stanche foglie gialle sulla nuda terra
in pace ora riposano, mentre da
lontano un tuono annuncia la pioggia
presagio di nuove inquietudini.
Il mio sguardo più non indovina
tra lo schermo dei rami dell’autunno
il terso cielo della primavera.
Una goccia sul mio viso si posa
ecco, forse è Dio che piange per me
perché io non ho più la forza per farlo.