Lisbona, destinazione emergente, è una delle città più ambite dagli studenti italiani oggigiorno. Non a caso è stata scelta come meta di viaggio d’istruzione dai ragazzi dell’ITS Bianchini per trascorrere 5 giorni all’estero.
Allungata per una quindicina di chilometri lungo la foce del fiume Tago, Lisbona si trova su collinette che raggiungono un’altezza di massimo duecento metri; un’altra città dai sette colli.
Il fascino di questa capitale deriva proprio dalla sua geografia e dal carattere omogeneo della sua architettura, nonché da un fortunato clima mite. Quello che ammalia e illumina l’anima del viaggiatore sono i colori dei muri con le tipiche piastrelle blu, dei tetti della città, del fiume enorme quanto un mare e l’affettuoso contatto con la gente che vi abita.
Se avete la possibilità di arrivare a Lisbona navigando sul Tago, incontrerete sulla sponda destra del fiume la Torre di Belem, icona dell’epoca delle grandi scoperte geografiche. Posta all’entrata del porto è una torre massiccia con aspetto orientaleggiante di enorme effetto, un mix di elementi romanico-gotico e manuelino.
Risalendo il fiume rimarrete sbalorditi dalle dimensioni del Padrao de Doscombrimentos, monumento a forma di prua di una nave che sembra spingere i navigatori verso il Nuovo Mondo e le Indie Orientali.
All’attracco vi troverete la porta d’ingresso alla parte bassa della capitale, verso il centro pedonale con i suoi palazzi in Art nouveau. Qui sorgeva il palazzo Reale prima che il terrificante terremoto del 1755 e lo tsunami che arrivò subito dopo rasero al suolo la piazza, il Palazzo Reale e gli edifici circostanti.
Quella che ammirate è una delle Piazze più grandi d’Europa e, passando sotto l’Arco Trionfale, lasciatevi trasportare nel flusso di gente, colori ed odori della parte bassa della città dove iniziare a girovagare, sorseggiando dell’ottimo caffè.
Ma la parte davvero adorabile di Lisbona è quella alta che arriva fino al Castello de Sao Jorge, trasformato in fortezza dai Mori. Sopravvissuto al Grande Terremoto del Novembre 1755, il quartiere più popolare di Lisbona si presenta come una Kasbah, un intrigo di stradine in tortuosi sali-scendi, scalinate e vicoli, case con il bucato alle finestre, negozietti, taverne e cantine dove potrete degustare il tipico baccalà cucinato in moltissimi modi diversi.
La più bella esperienza da turista a Lisbona è percorrerla con il mitico tram 28 con le carrozze del primo Novecento con i pannelli e le panche in legno lucido; un viaggio romantico nel tempo e nella storia. Salire sulle stridenti carrozze giallo e bianco del tram è una emozione unica, in un continuo vertiginoso sali e scendi, uno sfiorare continuo di muri, un percorso mozzafiato nei meandri e negli angoli della città. Il nostro gironzolare per Lisbona non può non raggiungere il quartiere di Belem, punto suggestivo della città ed espressione dell’antica gloria marittima portoghese. Al tramonto, i suoi colori vi colpiranno negli occhi e nel cuore: il Tago di azzurro intenso cattura sulla sua superficie i raggi del sole e li riflette scintillanti come pietre preziose. A questo punto non resta che sedersi ai tavoli di uno dei più antichi e caratteristici caffè di Lisbona, “A Brasileira”, fondato nel 1905 nel quartiere Chiado, storico luogo d'incontro degli intellettuali e dove sono situate varie statue di letterati tra cui quella di Fernando Pessoa.
Alcune indicazioni per conoscere Lisbona
Leggere:
Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi. Una guida, illustrazioni di Guido Volpi, Giulio Perrone, 2012 pp. 176, euro 12
Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, Feltrinelli.
Antonio Tabucchi, Requiem, Feltrinelli
Pedro Chagas Freitas, Prometto di sbagliare, Garzanti
Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine, Mondadori
José Saramago, Memoriale del convento, Mondadori
José Saramago, La zattera di pietra, Mondadori
Ascoltare:
Amalia Rodrigues - Amália Rodrigues in Concert
Amalia Rodrigues - A una terra che amo
Madredeus – Os dias da Madredeus
Madredeus . Existir
Madredeus – Antologia
Vedere:
Wim Wenders, Lisbon story
Manuel De Oliveira, Lisbona capitale d'Europa (Lisboa Cultural) (1984) - Documentario
Manuel De Oliveira, Gebo e l'ombra