Si fa un gran parlare in città di come affrontare l'emergenza economica, visto che l'imminente stagione balneare sembra compromessa.
La proposta più accreditata è presentare al turista un'alternativa promuovendo le nostre colline per una vacanza outdoor. Ottimo, ma iniziamo con il presentarci ai turisti come una città dove si rispettano le normali regole di convivenza.
Da mesi a Santo Stefano (Terracina), sul monte Acquasanta (versante lato Monte San Biagio) stanno eseguendo un importante taglio selettivo del bosco. Sappiamo che il lavoro è stato autorizzato dal Comune di Monte San Biagio con regolare nulla osta del Parco dei monti Ausoni e lago di Fondi.
Siamo molto preoccupati perché le ramaglie e i piccoli rami tagliati vengono lasciati in terra; con la stagione secca alle porte rappresentano una potenziale miccia per essere accesa ed innescare un incendio con gravi danni per il bosco e le case limitrofe.
Gli alberi tagliati sono portati su strada dai muli che in questi ultimi mesi sono stati visti lavorare con evidenti piaghe causate dal carico e sono tenuti in stallo sotto il sole e la pioggia, senza adeguata copertura e recinto, così come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, segnaliamo materiale plastico, diverse vasche da bagno (utilizzate per abbeverare i muli) e buste dell'immondizia lasciate nel bosco un po' ovunque.
Abbiamo chiesto al Parco e al Comune di Terracina, per quanto di sua competenza, di verificare che il lavoro si stia svolgendo nel rispetto delle regole.
Al Comune di Terracina chiediamo anche di riflettere sull'opportunità di emettere un'ordinanza per la regolamentazione e corretta gestione della pulizia dei terreni collinari e relativo taglio dell'erba. L'erba alta e le ramaglie ammassate nei terreni limita la sicurezza dei cittadini (malattie trasmesse dai parassiti, morsi di vipere, pericolo incendi per l'imminente stagione estiva, ecc)
Da non sottovalutare che tanti terreni privati non sono recintati e quindi facilitano lo scarico abusivo di rifiuti da parte di terzi e problemi d'igiene ambientale all'interno degli stessi.
Senza contare che molti proprietari non puliscono il proprio fronte stradale, tanto da restringere la carreggiata con i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale, nascondendo talvolta anche la segnaletica stradale cosicché, limitando le condizioni di visibilità, creano problemi alla sicurezza della circolazione.
In conclusione, in città si fa un gran parlare di soluzioni per affrontare l'imminente stagione turistica, gravemente compromessa dalla nota emergenza COVID19, e registriamo positivamente che una delle soluzioni proposte è fornire un'alternativa alle vacanze balneari mettendo in campo le nostre bellezze culturali e soprattutto ambientali/collinari.
Bene, iniziamo dalle cose semplici: cominciamo a pulire!