Da sempre e dovunque esistono popoli che ne sovrastano altri pensando che questi siano inferiori. L’idea che i tragici eventi legati al razzismo durante la Seconda Guerra Mondiale e alle lotte per i diritti civili dei neri d’America abbiano insegnato dei principi come l’uguaglianza tra gli individui indistintamente dal colore della pelle è ormai vana. Basti pensare a quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica ad Appiano, in Trentino Alto Adige, dove è stata fatta esplodere una bomba carta sulla soglia del centro di accoglienza per richiedenti asilo. Sul posto, inoltre, sono state trovate delle tavolette con delle svastiche naziste, una croce celtica e scritte razziste rivolte agli ospiti del centro.
"Condanniamo fermamente questa azione. La violenza non risolve i problemi, bensì produce paura e ulteriore violenza", ha affermato Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano.
È importante studiare la storia in quanto ci permette di non commettere gli stessi errori del passato, ma, come dimostrano questi fatti di cronaca quotidiana, forse il suo insegnamento non viene recepito da coloro che dovrebbero apprenderla, non solo per cultura, ma proprio come strumento di crescita e formazione.
Passati 73 anni dalla fine della guerra, non sono stati tramandati quei valori di rispetto nei confronti di chi, di diverso da noi, ha solo il colore della pelle.